In questa pagina sono elencati i tre mercati storici di Palermo: Ballarò, il Capo e la Vucciria.
BALLARO'
Ballarò è il più antico tra i mercati della città, frequentato
giornalmente da centinaia di persone, animato dalle cosiddette
abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il
loro caratteristico e colorito accento locale, cercano di attirare
l'interesse dei passanti.
Il mercato, permanente, si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant'Agata. Il mercato è famoso per la vendita delle primizie che provengono dalle campagne del palermitano. Si presenta come un ammasso di
bancarelle assiepate e con la strada invasa dalle cassette di legno
che contengono la merce che viene continuamente urlata, abbanniata,
cantilenata per reclamizzare la buona qualità e il buon prezzo dei
prodotti. Ballarò è un mercato principalmente alimentare, adibito
soprattutto alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce,
ma si trovano anche articoli di uso domestico per la cucina e
pulizia della casa. All'interno del mercato i fruttivendoli vendono cibi cotti e cibi da strada,
tipici della cucina palermitana, come cipolle bollite o al forno, panelle (frittelle di farina di ceci),
crocchè o cazzilli (crocchette di patate), verdure lesse, polpo, quarume (interiora di vitello),
panino con la meusa (milza). (fonte: web) |
FOTO (fonte: panoramio)
|
Indirizzo: Piazza Ballarò, Palermo
|
IL CAPO
l mercato del Capo, insieme agli altri mercati di Palermo, è un importante punto di smercio agroalimentare al dettaglio.
È un animatissimo e caratteristico, addirittura folkloristico, mercato alimentare; i colori, le urla (i vuci) dei venditori,
l'animazione delle bancarelle ne fanno un elemento essenziale del carattere della città di Palermo. È un mercato attivo tutti
i giorni, dando la possibilità di acquistare sia generi alimentari sia altre mercanzie. Si estende lungo le via Carini e
Beati Paoli, la via di Sant'Agostino e la via Cappuccinelle. (fonte: web)
|
FOTO (fonte: panoramio)
|
Indirizzo: Via Cappuccinelle, Palermo
|
LA VUCCIRIA
Nell’antico quartiere della Loggia - fra Via Roma, la
Cala, il Cassaro e Piazza San Domenico - si trova il caratteristico
mercato della Vuccirìa. La Vuccirìa è un mondo a sé, un concentrato di colori, di odori, di sapori, di voci antiche:
se n’accorse anche il pittore siciliano Renato Guttuso (1912-1987), che della Vuccirìa ha lasciato un quadro stupendo.
Sorto fra il X e l’XI secolo, con l’interramento del porto antico, questo mercato offre di tutto, ma specialmente generi alimentari.
Sembra infatti che il suo nome derivi - in epoca angioina - da una storpiatura del termine “boucherie”, che in francese indica il
mercato della carne, ma qualcuno sostiene che il nome rifletta la confusione che vivacizza ogni mercato, e che nel dialetto
palermitano chi chiama appunto “vuccirìa”. In ogni caso, nel Cinquecento, il mercato viene chiamato “bocceria della foglia”,
chiaro segno che vi si commercia anche frutta e verdura. Il nome attuale sarà adottato nel Settecento. Nel 1783 il Viceré Caracciolo
riordinò il mercato: fu eretta una serie di portici, oggi scomparsi, e creata una loggia quadrata con una bella fontana di marmo.
Verso la fine dell’Ottocento, il mercato si estese fino a Piazza Garraffello. (fonte: web) |
FOTO (fonte: wikipedia)
|
Indirizzo: Piazza Caracciolo, 1, Palermo
|
|
|